Alumni UniTS:Storie di Successo

 

L’ 11 ottobre, presso l’edificio M, in un’Aula Magna gremita di studenti, in occasione degli eventi legati al Centenario dell’Università degli Studi di Trieste, due scienziati di fama internazionale, alumni dell’Ateneo triestino, hanno fatto il loro ritorno presso il Dipartimento di Scienze della Vita dove, diversi anni fa, hanno conseguito la laurea in biologia. L’evento, intitolato “Alumni UniTS: storie di successo”, ha visto presenti la dott.ssa Monica Gostissa e il dott.Piero Carninci, accolti dai loro mentori il prof. Del Sal, il prof. Guidalberto Manfioletti e il prof. Licio Collavin. I due ex-studenti universitari sono stati invitati dal Direttore del Dipartimento per raccontare la loro esperienza di vita, i successi ottenuti e le difficoltà incontrate per raggiungere le loro attuali prestigiose posizioni lavorative.

 

La mattinata è iniziata con i saluti del Rettore, prof Roberto Di Lenarda, e del Direttore di Dipartimento, prof. Ivan Donati. Ha poi presentato gli ospiti il prof. Del Sal, figura importante nella formazione iniziale di entrambi gli ex-studenti.

 

Ha cominciato il racconto della sua vita professionale il dott. Carninci trasferitosi in Giappone nel 1995, per seguire una ragazza, presso il RIKEN Center for Integrative Medical Sciences dove si è trovato in un ambiente estremamente efficiente, un luogo dove il materiale che lui richiedeva per il laboratorio gli veniva puntualmente consegnato il giorno dopo e dove lui ha da subito dato il massimo per dimostrare le sue capacità ed essere all’altezza di quella efficienza. Inizialmente le sue scoperte trovarono opposizione, più che ammirazione, da parte di diversi scienziati internazionali in quanto si trattava di risultati nuovi (RNA non sense)  e inattesi. Con il tempo, però, il mondo scientifico ha capito l’importanza delle sue scoperte, che hanno avuto grande impatto nell’ambito della genomica e, negli anni, gli sono valse numerosi premi internazionali. Quelle prime innovative pubblicazioni sono poi diventate più di 400.  Nel 2008 il dott. Carninci è diventato ricercatore principale presso l'Omics Science Center del RIKEN, e successivamente direttore di divisione presso il RIKEN Center for Life Science Technologies. Dal 2020 ha un doppio incarico come responsabile del Centro di ricerca genomica dello Human Technopole di Milano e come Team Leader del Laboratory for Transcriptome Technology del centro RIKEN di Yokohama.

Con le sue parole il dott. Carnici ha cercato di far capire ai 200 ragazzi presenti in aula che la strada per il successo può essere difficile, ma se si lavora con serietà, impegno, precisione e sapendo comunque mettersi in discussione, i risultati e le soddisfazioni prima o poi arrivano. Infine, il dott. Carninci ha desiderato sottolineare che pur avendo sempre dedicato molto del suo tempo alla scienza non ha, comunque, trascurato le sue passioni, come il calcio che praticava da giovane a Trieste e tutt’ora pratica con i suoi amici nipponici.

 

E’ stata poi la volta della dott.ssa Gostissa che non ha nascosto l’emozione di ritrovarsi nella stessa aula dove si era laureata nel 1994. Dopo la laurea ha conseguito il dottorato di ricerca in genetica molecolare presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, svolgendo attività di ricerca presso il Laboratorio Nazionale CIB di Trieste. Dopo alcuni anni di post-dottorato presso il LNCIB di Trieste, è stata spronata dal prof. Del Sal e dal prof. Collavin ad arricchire la sua esperienza negli Stati Uniti d’America. Dopo un’iniziale resistenza dovuta alla preoccupazione di lasciare la sua famiglia e la sua terra, si è fatta coraggio ed è partita alla volta di Boston presso il Children's Hospital/Harvard Medical School di Boston.  La dott.ssa Gostissa descrive quei primi anni negli USA con entusiasmo ed emozione per essere stata in un luogo ricco di scienza e intellettualmente stimolante. Si ritiene fortunata ad aver lavorato con il prof. Alt, ricercatore di grande capacità e umanità, con il quale ha avuto modo di crescere professionalmente.

A Boston ha incontrato anche quello che è diventato suo marito e pertanto si è stabilita  in via definitiva nella città americana. Avendo acquisito una profonda conoscenza della biologia cellulare, dell'oncologia e dell'immunologia dei tumori, si è poi orientata verso aziende biotecnologiche, dove ha guidato programmi preclinici volti a trasferire le conoscenze scientifiche in terapie antitumorali innovative, è stata Vicepresidente della sezione Preclinical Sciences presso Jounce Therapeutics (Boston, USA) e Direttrice della sezione Tumor Immunology and Imaging presso 121 Bio/Agenus (Boston, MA). Ha inoltre ricevuto diversi premi tra cui il premio Special Fellow della Leukemia and Lymphoma Society e il V Foundation Scholar Award. La dott.ssa Gostissa racconta inoltre che non tutte le esperienze che ha avuto sono state grandi successi, ma anche le attività che hanno portato a traguardi poco soddisfacenti sono state utili per capire su che strade valeva la pena puntare e quali, invece, non perseguire. Di recente le è stata offerta la posizione di Direttore scientifico della Egle Therapeutics, Parigi (Francia), azienda biotecnologica coinvolta nello sviluppo di terapie innovative per il trattamento del cancro e di malattie autoimmuni, offerta che non ha postuto rifiutare. La dott.ssa Gostissa ha voluto trasmettere ai ragazzi presenti all’evento il suo entusiasmo e la sua passione per la scienza stimolandoli ad avere sempre senso critico, cercando di leggere i risultati degli esperimenti non con gli occhi di chi si attende una specifica conclusione, bensì con quelli di chi vuole interpretare ciò che vede per quello che è, qualunque cosa essa rappresenti.

 

La mattinata si è conclusa con una tavola rotonda organizzata dai Rappresentanti degli Studenti e con diverse domande e interventi dal pubblico presente in sala.

 

 

 

Presentazioni:

Monica Gostissa

Piero Carninci

 

 

 

Foto di Demis Albertacci

Ultimo aggiornamento: 19-11-2024 - 17:32