Erbario fanerogamico

 

L'erbario fanerogamico è costituito da materiale proveniente principalmente dall’Italia, in particolare dalle Alpi sud-orientali e dall’area carsica, oltre che dal bacino del Mediterraneo. Vi sono inoltre conservati numerosi campioni provenienti soprattutto da Europa, Nord America (Canada, Stati Uniti), Giappone, Isole Canarie. La maggior parte degli esemplari sono stati raccolti da Livio Poldini, Sandro Pignatti e Duilio Lausi.

L’erbario fanerogamico è stato arricchito anche con gli scambi intereuropei “Echange des plantes vasculaires de l’Europe et du Bassin méditerranéen” coordinato dal Dipartimento di Botanica dell’Università di Liegi (1971 – 1994), con il Dipartimento di Botanica della Facoltà di Farmacia dell’Università di Valencia (Spagna) (1974 – 1985), con l’Istituto Botanico dell’Università di Lubljana (Slovenia) tramite i contatti con il prof. Tone Wraber.

Una collezione a parte è costituita da duplicati di parte della Flora exsiccata austro-hungarica (a cura di Kerner, 1881-1888) e della Flora exsiccata Carniolica (a cura di Paulin, 1901-1907; a cura di Dolšak, 1929, 1936; a cura di Wraber, 1966) forniti dal prof. Ernest Mayer dall'Accademia SAZU di Ljubljana (SLO). Numerosi campioni sono stati utilizzati per la "descriptio Florae Italiae" di Pignatti (1982).

E’ inoltre presente una ricca collezione di Genisteae, oggetto di numerosi studi sistematici, corologici e palinologici condotti da Laura Chiapella, Loredana Rizzi e loro collaboratori.

E’ disponibile un archivio di salvaguardia in MS Access dove sono riportati al momento la numerazione dei fogli e il nome delle specie.

Numerosi dati, soprattutto di specie endemiche, rare e di gruppi critici rivisti da specialisti, sono stati utilizzati per la redazione della checklist regionale (Poldini et al., 2001) e l’allestimento della banca dati floristica regionale (Poldini, 1991, 2002), di quella del Carso triestino e isontino (Poldini, 2009) e del Parco delle Prealpi Giulie (Gobbo & Poldini, 2005). I dati distributivi delle entità sono riportati in unità di reticolo (OGU’s) corrispondenti a ca. 143 km2 per quella regionale e a ca. 9 km2 per quella del Carso e del Parco delle Prealpi Giulie.

Da anni è attiva una collaborazione con il progetto internazionale “Atlas Florae Europaeae” (Helsinki), nell’ambito del quale vengono forniti dati distributivi desunti dal materiale d’erbario e dalla banca dati floristica.

I dati dell’erbario TSB sono stati utilizzati nell’ambito di diversi progetti nazionali quali:

  • stato delle conoscenze sulla flora vascolare d’Italia (Poldini et al. 2005; Scoppola & Magrini, 2005)
  • specie protette a rischio di estinzione e di lista rossa a livello regionale e nazionale (Conti et al., 1992, 1997; Scoppola & Spampinato, 2005)
  • checklist della flora vascolare nativa d’Italia (Conti et al., 2005, 2007; Bartolucci et al., 2018)
  • checklist della flora esotica in Italia (Celesti-Grapow et al., 2009a, 2009b; Galasso et al., 2018)
  • distribuzione e impatti delle specie esotiche (Celesti-Grapow et al., 2010; Poldini et al., 2010)

 

Esiste anche una piccola collezione palinologica, costituita da ca. 120 vetrini miscoscopici di polline acetolizzato (con Corylus per confronto) incluso in gelatina glicerinata preparati presso il Waldbau – Institut der Forstlichen Forschungsanstalt di Monaco di Baviera e donati alla nostra Istituzione nel novembre 1964 da Hannes Mayer (1922 – 2001).

Nel 1998 è stato pubblicato un manuale per le scuole per spiegare cos’è un erbario e come lo si allestisce. Nel 2001 è stato riedito dal Civico Orto Botanico del Comune di Trieste in una versione aggiornata e ampliata (Vidali & Genzo, 1998, 2001).

 

Olotipi

Vi sono conservati 25 campioni fra olotipi (H), isotipi (I), lectotipi (L) e topotipi (T):

  • Allium schoenoprasum L. subsp. orosiae J.M. Monts. (I)
  • Armeria helodes F. Martini et Poldini (H)
  • Astragalus vesicarius L. subsp. pastellianus (Pollini) Arcang. (T)
  • Bituminaria morisiana (Pignatti et Metlesics) Greuter (H)
  • Brassica glabrescens Poldini (H)
  • Centaurea jacea L. subsp. forojulensis (Poldini) Greuter (= C. forojulensis Poldini) (H)
  • Daphne blagayana Freyer (I)
  • Gentiana froelichii Jan ex Rchb. subsp. zenariae F. Martini et Poldini (H)
  • Hieracium boreoistricum Gottschlich nom. nud. (= H. tesinense Evers) (H)
  • Limonium lausianum Pignatti (L)
  • Limonium mazarae Pignatti ex Brullo (L)
  • Moehringia concarenae F. Fen. et F. Martini (I)
  • Pedicularis recutita L. var. trichocalycina Poldini (H)
  • Pinguicula poldinii J. Steiger et Casper (H)
  • Ptychotis sardoa Pignatti et Metlesics (H)
  • Ranunculus aesontinus Pignatti (H)
  • Ranunculus farraensis Dunkel et Poldini (L)
  • Ranunculus gortanii Pignatti (H)
  • Ranunculus palaeoeuganeus Pignatti (H)
  • Ranunculus poldinii Dunkel (H)
  • Ranunculus wraberi Pignatti (H)
  • Ranunculus wraberi Pignatti var. integrifolius Dunkel (H)
  • Salicornia veneta Pignatti et Lausi (H)
  • Sedum montanum E.P.Perrier & Songeon subsp. orientale 't Hart (= S. thartii L.P. Hébert, Petrosedum thartii (L.P.Hébert) Niederle) (I)
  • Veratrum x tonussii Poldini (= V. lobelianum Bernh. x V. nigrum L.) (H)

 

Quasi tutti gli olotipi del genere Limonium descritti da Sandro Pignatti e dichiarati depositati presso l'erbario TSB nelle diverse pubblicazioni, sono stati trasferiti su richiesta dell’Autore presso l’erbario del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università “La Sapienza” di Roma.

 

Ultimo aggiornamento: 17-01-2019 - 15:35