Nuova pubblicazione DSV - Perdita di diversità genetica: cause, rischi e soluzioni

Tipologia news: 
home
Data pubblicazione
Pubblicato il: 
05/02/2025

 

È stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature un lavoro intitolato "Global meta-analysis shows action is needed to halt genetic diversity loss" (Perdita di diversità genetica: cause, rischi e soluzioni), che ha visto la partecipazione della Dottoressa Chiara Manfrin, zoologa e ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste.

Lo studio, frutto di una collaborazione internazionale tra 57 scienziati provenienti da 20 Paesi, ha analizzato oltre 80.000 articoli scientifici pubblicati negli ultimi trent'anni, sintetizzando le evidenze sulla perdita di diversità genetica in 628 specie appartenenti a diversi gruppi tassonomici, tra cui animali, piante, funghi e cromisti, presenti in ambienti terrestri e acquatici.

I risultati evidenziano un declino preoccupante della variabilità genetica, un fattore cruciale per la resilienza e la capacità di adattamento delle specie ai cambiamenti ambientali. Questo fenomeno può compromettere la sopravvivenza delle popolazioni e aumentare il rischio di estinzione.

“Comprendere le cause e le conseguenze della perdita di diversità genetica è fondamentale per sviluppare strategie di conservazione efficaci,” afferma la Dottoressa Chiara Manfrin. “Il nostro studio fornisce spunti concreti per mitigare questo fenomeno attraverso interventi mirati.”

Lo studio suggerisce l'importanza di politiche globali di conservazione e azioni collaborative tra scienziati, istituzioni e cittadini. Tra le soluzioni proposte figurano pratiche agricole sostenibili, il rafforzamento delle reti di aree protette e programmi di ripristino ambientale.

Per un approfondimento, segue l'abstract completo:

"Mitigare la perdita di diversità genetica rappresenta una delle principali sfide globali per la conservazione della biodiversità. Per rispettare i recenti impegni internazionali volti a mantenere la diversità genetica delle specie, è necessario comprendere le relazioni tra minacce, gestione conservativa e cambiamenti nella diversità genetica. In questo studio conduciamo un'analisi globale del cambiamento della diversità genetica attraverso una meta-analisi di tutte le misurazioni temporali disponibili, basate su oltre tre decenni di ricerche. Dimostriamo che la diversità genetica all'interno delle popolazioni sta diminuendo su scale temporali probabilmente influenzate dalle attività umane, ma anche che alcune azioni di conservazione possono mitigare questa perdita. Il nostro dataset comprende 628 specie (animali, piante, funghi e cromisti) presenti in tutti gli ambienti terrestri e nella maggior parte dei contesti marini del pianeta. Le minacce hanno influenzato due terzi delle popolazioni analizzate, mentre meno della metà di esse ha beneficiato di interventi di conservazione. La perdita di diversità genetica si verifica su scala globale ed è una previsione realistica per molte specie, in particolare uccelli e mammiferi, a causa di minacce come il cambiamento nell'uso del suolo, le malattie, i fenomeni naturali abiotici e la raccolta o il disturbo diretto. Le strategie di conservazione mirate a migliorare le condizioni ambientali, aumentare i tassi di crescita delle popolazioni e introdurre nuovi individui (ad esempio, attraverso il ripristino della connettività o il trasferimento di popolazioni) potrebbero mantenere o persino aumentare la diversità genetica. I nostri risultati evidenziano l'urgenza di interventi attivi e geneticamente informati per arrestare la perdita di diversità genetica."

Ultimo aggiornamento: 05-02-2025 - 14:44
Share/Save