Nuova pubblicazione - Using global remote camera data of a solitary species complex to evaluate the drivers of group formation

L'articolo è stato pubblicato su PNAS
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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
12/03/2024

E' stato recentemente pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) il nuovo lavoro del gruppo di ricerca in Etologia, Ecologia e Conservazione dei Mammiferi, intotolato "Using global remote camera data of a solitary species complex to evaluate the drivers of group formation"

 

Segue l'albstract del lavoro:

Il sistema sociale degli animali implica una complessa interazione tra fisiologia, storia naturale e ambiente. Le categorizzazioni discrete “sociale” e “solitario” riducono la nostra capacità di comprendere le specie e le loro interazioni con il mondo che le circonda. In questo lavoro utilizziamo un set di dati di fototrappolaggio distribuito a livello globale per testare i fattori che determinano l'aggregazione in gruppi in un complesso di specie (martore e faine, famiglia Mustelidae, ordine Carnivora) che si presume siano obbligatamente solitari. Usiamo una semplice quantificazione, la probabilità di essere rilevati in un gruppo, che è stata applicata al nostro set di dati di trappole fotografiche derivato a livello globale. Utilizzando una serie di modelli binomiali generalizzati a effetti misti applicati a un set di dati di 16.483 rilevamenti indipendenti in 17 paesi di quattro continenti, testiamo ipotesi esplicite sui potenziali fattori di formazione di gruppi. Osserviamo un'ampia gamma di probabilità di essere rilevati in gruppi all'interno del sistema ‘modello solitario’, con la probabilità di aggregarsi in gruppi che varia di più di un ordine di grandezza. Abbiamo dimostrato che la propensione di una specie verso l'aggregazione in gruppi è sostenuta da una serie di fattori legati alle risorse, principalmente dalla distribuzione delle risorse, con una crescente frammentarietà delle risorse che facilita la formazione di gruppi, nonché dalle interazioni tra le condizioni ambientali (costanza delle risorse /gravità invernale) e fisiologia (capacità di accumulo di energia). L’ampia variazione nella propensione ad aggregarsi con i conspecifici qui osservata evidenzia come le difficolta’ nel riconoscere le complessità nei comportamenti sociali di specie apparentemente solitarie limiti la nostra comprensione non solo delle singole specie ma anche delle cause e delle conseguenze della formazione dei gruppi.

 

L'articolo completo può essere letto al seguente link: https://doi.org/10.1073/pnas.2312252121

Ultimo aggiornamento: 12-03-2024 - 12:05
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