Nuova pubblicazione - The application of the Weight-Of-Evidence approach for an integrated ecological risk assessment of marine protected sites

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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
07/02/2024

Il lavoro è stato pubblicato il 07/02/2024 sulla rivista “Ecological Indicators” con il coinvolgimento del gruppo di ricerca Biodiversità, conservazione e gestione di sistemi marini-costieri.

 

La gestione efficace degli ecosistemi marini in relazione alla crescente pressione antropica richiede l’integrazione di informazioni su differenti componenti ecologiche. L’applicazione di approcci olistici per la valutazione dello stato ecologico degli ecosistemi marini, tuttavia, è ancora limitata essenzialmente a causa della difficoltà di integrazione di informazioni complesse su molteplici indicatori di stato. In questo studio, un metodo di integrazione di tipo ‘Weight-of-Evidence” (WOE) basato su software (Sediqualsoft®), che combina dati biologici ed ambientali al fine di valutare il rischio ecologico in habitat bentonici di substrato incoerente, è stato applicato in siti Natura 2000 nel Nord Adriatico (Mar Mediterraneo). In questo caso, l’approccio ha integrato tre linee di evidenza: chimica (LOE1), ecotossicologica (LOE4), comunità bentonica (LOE5). Per ciascuna linea di evidenza è stato calcolato un quoziente di rischio specifico, successivamente integrati in una valutazione sintetica. La caratterizzazione chimica dei sedimenti ha evidenziato una concentrazione di inquinanti al di sotto dei limiti di riferimento, ad eccezione di As e Hg e di alcuni idrocarburi policiclici aromatici, portando ad una classificazione del rischio chimico da “Basso” a “Molto elevato” nei siti costieri. Il rischio ecotossicologico è risultato “Assente” in tutti i siti, mentre le comunità bentoniche sono state classificate come “non disturbate” nella maggior parte dei siti. La classificazione integrata del rischio ha evidenziato un livello di richio “Assente” per i siti del largo e “Basso” per i siti costieri. Nonostante la bassa condizione di rischio generale, si sottolinea il potenziale di rischio futuro soprattutto nelle aree costiere in conseguenza della elevata contaminazione per alcuni inquinanti. L’applicazione del WOE può costituire uno strumento potenzialmente efficace per la gestione dei marini siti protetti, per la carattezzazione del rischio ecologico in queste aree e per la definizione di strategie di conservazione appropriate in contesti ambientali fortemente antropizzati.

 

Il lavoro completo è reperibile open access a questo link: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1470160X2400133X

Ultimo aggiornamento: 07-02-2024 - 16:01
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