E' stato recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Wildlife Management un nuovo articolo coordinato dal gruppo di ricerca in Etologia, Ecologia e Conservazione dei Mammiferi, intitolato "Differential habitat use between demographic states of black bears in managed timber forests".

Questo studio e’ focalizzato sugli effetti a lungo termine del taglio intensivo delle foreste sulle fasi demografiche sensibili dell’Orso nero americano (Ursus americanus). Gran parte del Maine, negli Stati Uniti, è ricoperto da foreste caratterizzate da una elevata densita’ di orsi ma altresi interessate da intense attivita’ di selvicoltura. Per studiare i potenziali effetti delle diverse intensità di gestione forestale sugli orsi neri, e in particolare sulle femmine con cuccioli, abbiamo realizzato un esperimento su larga scala monitorando, mediante fototrappole, 197 siti distribuiti in aree rappresentative del Maine settentrionale e centrale. Utilizzando multi-state occupancy models abbiamo analizzato uso dello spazio da parte delle femmine con giovani rispetto agli orsi adulti senza piccoli. Il disturbo delle foreste su larga scala e’ risultato essere positivamente associato alla probabilità di utilizzo per entrambi i gruppi demografici e la disponibilità di alberi di latifoglie è risultata essere un ulteriore fattore importante nel determinare l’uso da parte delle femmine con piccoli. Il nostro studio evidenzia altresi’ l’utilita’ delle fototrappole per monitorare la fauna in paesaggi modificati dall’uomo, e i risultati indicano che i gestori possono mantenere l’habitat dell’orso nero in aree di deforestazione attiva garantendo la disponibilità di specie arboree caducifoglie.

Il lavoro completo può essere letto a questo link: https://doi.org/10.1002/jwmg.22501