Nuova pubblicazione – L’ambiente locale modula la risposta trascrittomica di Posidonia oceanica in condizioni di riscaldamento ed eccesso di nutrienti

Lo studio, pubblicato sulla rivista Environmental Poullution, vede come prima autrice la dott.ssa Pazzaglia, che ha recentemente conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ambiente e Vita
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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
01/04/2022

E’ stato recentemente pubblicato sulla rivista Environmental Pollution un articolo intitolato

Local environment modulates whole-transcriptome expression in the seagrass Posidonia oceanica under warming and nutrients excess

di cui è prima autrice la dott.ssa Jessica Pazzaglia, che il 25 marzo scorso ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca cum Laude, dopo aver difeso con successo la sua tesi intitolata “LIVING WITH GLOBAL CHANGES: PHYSIOLOGICAL AND MOLECULAR MECHANISMS AS THE BASIS FOR SEAGRASSES RESILIENCE IN A CHANGING WORLD”, ricevendo i complimenti da parte Presidente della commissione Dr. Renato Colucci.

La dott.ssa Pazzaglia ha così completato il suo percorso triennale nell’ambito del Corso di Dottorato interateneo in Ambiente e Vita, dopo aver svolto la propria attività di ricerca, in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli (SZN), prevalentemente presso il laboratorio di Ecologia molecolare delle piante marine coordinato dal Dr. Gabriele Procaccini del Dipartimento di Ecologia Marina Integrata (SZN), sotto la supervisione dello stesso Dr. Procaccini (SZN), del Dr. Lazaro Marin-Guirao (IEO, Istituto Oceanografico di Murcia, Spagna) e, per quanto riguarda il Dipartimento di Scienze della Vita, dal Prof. Terlizzi.

Il progetto di dottorato si è focalizzato sullo studio della resilienza delle piante marine ai cambiamenti ambientali. Per studiare gli effetti di tali cambiamenti è stata dapprima analizzata la risposta fisiologica e trascrittomica di Posidonia oceanica, una delle piante più longeve al mondo ed endemica del Mar Mediterraneo, all’esposizione a diversi fattori di stress di origine antropica che agiscono lungo la fascia costiera, interagendo con l’attuale aumento di temperatura dei mari. Ad un primo lavoro intitolato “Does Warming Enhance the Effects of Eutrophication in the Seagrass Posidonia oceanica?”, pubblicato sulla rivista Frontiers in Marine Science nel 2020, è seguita la recente pubblicazione del secondo lavoro, di cui si da qui notizia, sulla rivista Environmental Pollution.

In questo lavoro la dott.ssa Pazzaglia ha dimostrato come fattori di disturbo locali possano aumentare la vulnerabilità di P. oceanica ai cambiamenti climatici, utilizzando un approccio trascrittomico. I risultati ottenuti durante il suo percorso di dottorato possono contribuire al miglioramento della gestione di questi importanti ecosistemi marini, portando a nuove possibili direzioni delle attuali strategie di restauro ambientale. E’ stato infatti possibile dimostrare, in un ulteriore studio pubblicato sulla rivista Marine Pollution Bulletin come sia possibile applicare un approccio di evoluzione assistita che permetta attraverso una tecnica non invasiva (priming) di migliorare la capacità di risposta di giovani individui di P. oceanica in presenza di cambiamenti ambientali. Il lavoro mette in evidenza come germogli di P. oceanica abbiano la possibilità di “ricordare” un evento di stress passato per poter rispondere in modo più attivo in presenza di un futuro stress ambientale.

La dott.ssa Pazzaglia si aggiunge alla lunga lista di giovani ricercatori e ricercatrici che ogni anno completano con successo il loro percorso di dottorato in Ambiente e Vita e a lei vanno i migliori auguri di tutto il Dipartimento per una brillante prosecuzione delle sue attività di ricerca dedicate allo studio dei meccanismi alla base della memoria di uno stress nelle piante marine.

Ultimo aggiornamento: 01-04-2022 - 16:41
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