L’obiettivo principale del gruppo di ricerca, coordinato dalla prof.ssa Maria Chiara Passolunghi, è la valutazione delle abilità dominio specifiche e dominio generale così come i vari aspetti cognitivi ed emotivi coinvolti nell’apprendimento.
In particolare le linee di ricerca si focalizzano sui precursori delle abilità e delle disabilità relative alla sfera matematica, allo sviluppo della Memoria di Lavoro e alla costruzione di training volti a promuovere le abilità matematiche e prevenire varie forme di disabilità di apprendimento. Il personale che lavora all’interno del laboratorio, inoltre, organizza progetti di ricerca relativi ad aspetti emotivo motivazionali (ad esempio l’ansia matematica) e di personalità che possono avere un’influenza nello sviluppo delle disabilità di apprendimento.
Collaborazioni con Associazioni per la co-costruzione di progetti in psicologia dello sviluppo
1) A.B.C. Associazione per I Bambini Chirurgici del Burlo Onlus (www.abcburlo.it): financed a doctoral research program 2016-2019
Title: “Quality of life, emotive and cognitive aspects, related to surgical complex condition”
2) Auxilia Onlus (www.auxiliaitalia.it): financed a post doctoral fellow
Title: “Cognitive and emotional factor in early stage math acquisition”
3) AIPD Associazione Italiana Persone Down – SEZIONE MARCA TREVIGIANA (www.aipdmarcatrevigiana.it): financed a doctoral research program 2017-2020
Title: “Developmental paths of inhibitory processes in Down Syndrome: assessment and enhancement”
4) Fondazione Beneficientia Stiftung: financed the project “Matematica AMICA”. Part of the grant was used to finance a doctoral research program 2017-2020
Title: “Cognitive processes and emotional characteristics in children with developmental dyscalculia, mathematics anxiety and anxiety disorder”
Partner Istituzionali
1. Comune di Trieste “Euradria 2016”
2. Regione FVG progetto di cooperazione istituzionale (L.R. 19/2000): “Interventi di rilevanza psicologica nel contesto di progetti di cooperazione internazionale – programmazione e valutazione delle attività in favore dell’infanzia sviluppate nell’ambito del progetto “DIAMO UN FUTURO AGLI YAZIDI”
3. Regione FVG progetto: titolo del progetto “Valutazione di sistemi innovativi per la fruizione di siti di interesse storico-culturale da parte di persone con disabilità sensoriale e cognitiva nel ciclo di vita” (L.R. 34/2015 articolo 5 commi 29-33)
4. Regione FVG program HEaD – POR FSE 2014-2020, impresa proponente Qualitazione Sas: titolo del progetto “Video sharing tematico per l’infanzia sulle piattaforme di social media – condizioni di mercato ed elementi caratterizzanti per la produzione di clip audiovisive didattiche e di intrattenimento aventi contenuti di numeracy e di approccio alla matematica”
Le principali linee di ricerca proposte nel laboratorio sono i seguenti:
1) Precursori dell’apprendimento matematico: individuazione e training
2) Stereotipi di genere e matematica
3) L’ Approximate Number System e le sue relazioni con la matematica
4) Ansia matematica
5) Funzioni esecutive e sviluppo tipico e atipico
1) Precursori dell’apprendimento matematico: individuazione e training
La possibilità di identificare tempestivamente sui precursori dominio specifici e dominio generali delle abilità matematiche è un passo fondamentale per conoscerne e migliorarne l’apprendimento. Molti studi, tuttavia, si focalizzano su fattori specifici senza prendere in considerazione modelli più articolati (Hecht, Torgesen, Wagner, & Rashotte, Krajewski & Schneider, 2009; De Smedt et al. 2009). Le ricerche sviluppate nel laboratorio si focalizzano da un lato su diversi aspetti della memoria di lavoro coinvolti nello sviluppo delle abilità matematiche (Passolunghi & Mammarella, 2010; Swanson & Sachse-Lee, 2001) e dall’altro sul senso del numero ed il suo ruolo nell’acquisizione formale delle matematica (Gilmore et al., 2010; Halberda et al., 2008; Mazzocco et al., 2011). L’individuazione di precursori di abilità specifiche relative alla sfera matematica è essenziale perché il loro precoce monitoraggio consente l’identificazione dei bambini che potrebbero sviluppare una disabilità specifica. In questo modo, inoltre, è possibile definire diverse procedure di training in modo da osservare la loro efficacia nell’acquisizione della abilità matematiche (Holmes, Gathercole and Dunning 2009; Thorell et al., 2009; Gestern et al., 2005). L’efficacia di programmi specifici sullo sviluppo delle abilità matematiche di base, indica la possibilità di intervenire precocemente sui bambini a rischio di difficoltà specifiche di apprendimento matematico.
2) Stereotipi di genere e matematica
Le differenze tra maschi e femmine nell’abilità matematica rappresentano uno dei risultati più consolidati nell’ambito delle differenze di genere (Kimura, 1999). Tuttavia, nonostante siano state condotte numerose ricerche rispetto alle differenze nella prestazione matematica tra maschi e femmine, non risulta ancora chiaro quali siano le cause di tali differenze né a quale età esse comincino a manifestarsi (Gallagher & Kaufman, 2005).
Gli stereotipi di genere che enfatizzano la concezione secondo cui i maschi sono più competenti in matematica delle femmine possono fortemente impattare sul rendimento di ragazze e donne, compromettendo la loro prestazione in compiti matematici (Spencer, Steele, & Quinn, 1999) e, più in generale, il loro apprendimento matematico (Appel, Kronberger, & Aronson, 2011), inducendole a svalutare la loro effettiva abilità matematica e ad attribuire anche meno valore al successo in matematica (Eccles, 2011). Nonostante queste evidenze, tuttavia, relativamente pochi studi hanno esaminato l’impatto degli stereotipi di genere connessi alla matematica nell’infanzia e nella prima adolescenza, e poche ricerche hanno indagato la relazione tra stereotipi di genere connessi alla matematica e credenze relative alla matematica nei bambini della scuola primaria e media.
Rispetto a questo argomento, le nostre principali linee di ricerca sono le seguenti:
(a) Comparsa e sviluppo delle differenze di genere nell’abilità matematica
(b) Presenza di differenze di genere nella prestazione matematica
(c) Presenza di differenze negli atteggiamenti e nelle attitudini verso la matematica tra maschi e femmine
(d) Analisi dei diversi fattori che contribuiscono a determinare queste differenze (es. Ansia Matematica)
3) L’ Approximate Number System (ANS) e le sue relazioni con la matematica
L’Approximate Number System (ANS) è un sistema cognitivo primitivo non verbale che consente di rappresentare e stimare le quantità numeriche in modo impreciso e intuitivo senza ricorrere al conteggio né ai numeri simbolici (Budgen, DeWind, & Brannon, 2016). L’acuità dell’ANS rappresenta il grado di precisione della rappresentazione interna di quantità ed è caratterizzata da una grande variabilità interindividuale. Numerosi studi hanno trovato una relazione tra abilità di ANS e matematica, già nei bambini in età prescolare (Gilmore, McCarthy, & Spelke, 2010; Libertus, Odic, & Halberda, 2012; Mazzocco, Feigenson & Halberda, 2011). Tuttavia, non tutti gli studi hanno riscontrato un’associazione tra ANS e rendimento matematico nei bambini e anche le ricerche condotte su soggetti adulti hanno riportato risultati contrastanti (Feigenson, Libertus, & Halberda, 2013). Alcuni autori hanno anche suggerito che siano alcune abilità cognitive dominio-generali a mediare la relazione tra acuità dell’ANS e abilità matematiche, quali la memoria di lavoro (MDL) o il controllo inibitorio. In particolare, alcuni studi hanno dimostrato che le abilità di MDL sottendono l’elaborazione delle addizioni approssimate non simboliche (Barth et al. 2006; Rasmussen & Bisanz, 2005; Xenidou-Dervou, et al., 2013) suggerendo che le differenze individuali nelle abilità di approssimazione potrebbero in realtà essere spiegate da differenze individuali nelle abilità di MDL. Inoltre, recenti ricerche ritengono che la relazione tra ANS e matematica possa essere spiegata dalla capacità inibitoria (Gilmore et al., 2013).
Il fatto che l’ANS potrebbe giocare un ruolo fondante le abilità matematiche sviluppate successivamente rappresenta un buon punto di partenza per implementare programmi di training e intervento.
Rispetto a questo argomento, le nostre principali linee di ricerca sono le seguenti:
(a) Lo studio del sistema cognitivo dell’ANS e delle sue caratteristiche distintive
(b) La relazione tra ANS e abilità matematiche nei bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria
(c) Lo studio dell’ANS nello sviluppo tipico e atipico
4) Ansia Matematica
La competenza matematica è stata ampiamente studiata in relazione a fattori congitivi quali l’intelligenza, la memoria e la velocità di elaborazione. Al contrario, il ruolo di aspetti emotivi, come l’ansia, è stato frequentemente trascurato e non è ad oggi ben compreso, sopratutto per quanto riguarda gli studenti più giovani (e.g. Liew, McTigue, Barrois, & Hughes, 2008). L’ansia matematica è definita come una risposta disposizionale e disfunzionale ai compiti matematici, anche in assenza di altre forme di ansia. Questo tipo di risposta potrebbe implicare un comportamento di evitamento e alti livelli di stress esperiti durante lo svolgimento di compiti matematici (Hembree, 1990; Ashcraft & Ridley, 2005). Un aspetto cruciale di tale condizione è che essa potrebbe perdurare nel tempo e impattare anche sulle scelte in campo lavorativo (Faus, Ashcraft & Fleck, 1996; Ma & Xu, 2004). Questa connessione è stata indagata a partire dalla scuola media in avanti.
Nel laboratorio, ci occupiamo di due diversi aspetti in particolare:
(a) L’implementazione di una serie di studi sull’ansia matematica nei primi anni della scuola primaria
(b) Lo sviluppo di training e programmi specifici focalizzati sull’ansia matematica
5) Funzioni Esecutive nello sviluppo tipico e atipico
Le Funzioni Esecutive (FE) sono un insieme di processi cognitivi necessari per il controllo cognitivo del comportamento. Tale termine fa riferimento a processi cognitivi di base quali il controllo attentivo, il controllo inibitorio, la memoria di lavoro, e la flessibilità cognitiva. Nel laboratorio, questi aspetti sono studiati nello sviluppo sia tipico sia atipico. In particolare, le linee di ricerca aperte sono relative allo sviluppo delle FE negli individui con Sindrome di Down (SD), bambini che vivono in contesti di guerra e bambini con percorsi chirurgici complessi.
Più nello specifico, rispetto ai bambini con SD, i pochi studi condotti su questo tema riportano risultati contrastanti: alcuni riscontrano differenze significative tra persone con sviluppo tipico e persone con SD (Shott & Holdfelder, 2015) mentre altri non mostrano alcuna differenza (Rowe, Lavander, & Turk, 2006). Tali ricerche, tuttavia, non sono direttamente comparabili a causa dei diversi compiti utilizzati negli esperimenti e dell’assenza di un modello teorico universalmente riconosciuto e condiviso (Borella, Carretti, & Lanfranchi, 2013).
Le attività di ricerca promosse nel laboratorio cercano di colmare questa lacuna della letteratura attraverso l’implementazione di studi sia longitudinali sia cross sezionali.