Nuova pubblicazione - un nuovo strumento non-invasivo per rilevare la presenza del patogeno Haplosporidium pinnae in Pinna nobilis

Il lavoro, pubblicato sulla rivista Diversity, è il frutto della collaborazione tra tre diversi gruppi di ricerca del DSV
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Data pubblicazione
Pubblicato il: 
24/03/2023

 

A causa della crescente mortalità di massa di Pinna nobilis, causata principalmente dal protozoo Haplosporidium pinnae nel Mar Mediterraneo, è necessario sviluppare metodi rapidi ed efficaci per rilevare il patogeno. Il presente studio descrive lo sviluppo e la validazione di un test specie-specifico basato sulla chimica della sonda di idrolisi per rilevare il DNA di H. pinnae da feci e pseudofeci di P. nobilis. Durante una campagna di studio nel Golfo di Trieste nella primavera e nell'estate del 2022, sono stati raccolti 18 campioni (10 feci e 8 pseudofeci). Il DNA è stato isolato da tutti i campioni e la presenza di H. pinnae è stata testata amplificando una piccola porzione del 18S rDNA mediante qPCR. Il nuovo test ha rilevato la presenza di H. pinnae nelle feci in primavera, mentre non è stata trovata alcuna prova di presenza in estate. Inoltre, il metodo si è dimostrato non invasivo e può essere utilizzato per monitorare le sospette infezioni da H. pinnae nelle fasi iniziali, quando i bivalvi sono ancora vitali. Inoltre, l'analisi fecale consente il monitoraggio di P. nobilis senza sezionare i tessuti. Il saggio presentato può essere utilizzato anche per monitorare di routine l'andamento delle mortalità di massa causate da H. pinnae e per ricercare l'agente patogeno nei mitili vivi e in altre matrici ambientali, come acqua, sedimenti e feci di altre specie che possono ospitare il protozoo.

Il lavoro, appena pubblicato sulla rivista Diversity, nasce da una collaborazione tra tre distinti gruppi di ambito biologico ambientale del DSV, il laboratorio di genomica applicata e comparata, il laboratorio di biodiversità, conservazione e gestione di sistemi marini-costieri, ed il laboratorio di ecofiosiologia animale, con la partecipazione dell'Area Marina Protetta di Miramare.

 

 

L'articolo completo può essere letto al seguente link: https://doi.org/10.3390/d15040477

Ultimo aggiornamento: 24-03-2023 - 15:40
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