Abstract

La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) è caratterizzata da un iniziale danno indotto dal virus che può portare ad insufficienza multi-organo, infiammazione sistemica, danno endoteliale e coagulopatia protrombotica. Il sistema del complemento, tramite la sua interazione con i sistemi delle chinine e della coagulazione, contribuisce in maniera significativa alla severità della malattia. I meccanismi immunopatologici del COVID-19 si sovrappongono con quelli di una patologia della gravidanza, nota come pre-eclampsia. Infatti, le donne infette da SARS-CoV-2 durante la gravidanza hanno una maggiore probabilità di sviluppare pre-eclampia. 

L’infezione da SARS-CoV-2 a livello endoteliale, tramite il recettore ACE2 e il co-recettore TMPRSS2, può provocare disfunzione endoteliale e distruzione dell’integrità vascolare, causando iper-infiammazione e iper-coagulabilità, dovute all’aumento di bradichinina in seguito all’inibizione da parte del virus dell’attività di ACE2. Il sistema del complemento risulta essere molto importante per la normale progressione della gravidanza e una sua de-regolazione in seguito all’infezione da SARS-CoV-2 può sfociare in una sindrome simile alla pre-eclampsia. Vi è anche una sovrapposizione terapeutica tra COVID-19 e pre-eclampsia: infatti, gli inibitori del complemento, in particolare quelli che hanno C3 o MASP-2 come target, risultano essere delle interessanti opzioni terapeutiche per il trattamento del COVID-19 e di conseguenza anche della pre-eclampsia. In questa revisione della letteratura, esaminiamo il ruolo dei sistemi del complemento, delle chinine e della coagulazione, nonché dell’iper-attivazione endoteliale, nell’infezione da SARS-CoV-2 durante la gravidanza e lo sviluppo della pre-eclampsia.