L’attività del Laboratorio di Psicopatologia Clinica e Sperimentale riguarda principalmente lo studio dei fattori cognitivi di rischio per lo sviluppo e il mantenimento dei disturbi psicopatologici, adottando una prospettiva clinica e sperimentale. Attraverso una varietà di metodi e approcci, la ricerca condotta nel laboratorio è primariamente focalizzata allo studio dei fattori di rischio per i sintomi depressivi e il Disturbo Depressivo Maggiore. Parallelamente, sono in atto studi rivolti ai meccanismi di rischio per l’ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo e i tratti patologici di personalità.
1) Fattori cognitivi di rischio per lo sviluppo dei sintomi depressivi e del Disturbo Depressivo Maggiore
Il Disturbo Depressivo Maggiore e i sintomi depressivi sono molto frequenti sia nella popolazione clinica sia nella popolazione generale. La presenza di una sintomatologia depressiva si associa spesso a un ridotto benessere mentale, una salute fisica compromessa e una ridotta aspettativa di vita. Risulta pertanto fondamentale individuare i meccanismi che predicono lo sviluppo e il mantenimento dei sintomi depressivi, con la finalità di individuare strategie che possano disattivarne l’effetto tossico. Nel nostro laboratorio, ci focalizziamo su molteplici fattori cognitivi di rischio per la depressione, tra i quali la disperazione, la ruminazione, la reattività cognitiva, i sogni ad occhi aperti, i bias attentivi, i bias menomenici e quelli interprepativi. Di particolare interesse per noi è l’indagine combinata dei vari meccanismi di rischio, al fine di individuare sia la struttura generale del rischio cognitivo per la depressione, sia il contributo specifico dei vari meccanismi. Inoltre, siamo interessati allo studio di tali fenomeni nella prospettiva del ciclo di vita, ovvero dall'infanzia alla senilità. In linea con la prospettiva della psicopatologia clinica e sperimentale, i nostri studi adottano molteplici metodologie come studi sui questionari, experience sampling assessment (EMA) e paradigmi sperimentali. Questa linea di ricerca viene portata avanti all’interno di un network internazionale di collaborazioni, tra cui quella con il Prof. Ernst Koster (Ghent University, Belgio), la Prof.ssa Lauren B. Alloy (Temple University, US), e la Prof.ssa Nilly Mor (Hebrew Univeristy of Jerusalem, Israele). Piú recentemente, stiamo studiando il ruolo combinato dei fattori cognitivi di rischio nell’ambito dell’ansia e del disturbo ossessivo-compulsivo, in collaborazione con la Prof.ssa Barbara Penolazzi (Università di Trieste) e il Prof. Claudio Sica (Università di Firenze). Le pubblicazioni principali della seguente linea di ricerca sono: Marchetti et al., 2018, Journal of Affective Disorders; Marchetti et al., 2016, PloS One; Marchetti et al., 2016, Clinical Psychological Science; Marchetti et al., 2012, Neuropsychology Review.
2) Dinamiche complesse nella psicopatologia
Il funzionamento della forme psicopatologiche in generale e, in particolare, della depressione è caratterizzato dalla interazione di moltiplici meccanismi che si influenzano reciprocamente. Per rendere giustizia di tale complessità, nel nostro laboratorio adottiamo specifici approcci teorici e analitici per concettualizzare il fenomeno psicopatologico, ovvero l’analisi dei network (network analysis). Nella prospettiva network, la depressione e le altre forme psicopatologiche vengono considerate come una rete di sintomi che attivamente si rinforzano o si inibiscono a vicenda e, così facendo, permettono l’emergere del fenomeno psicopatologico. Analizzando accuratamente la struttura dei sintomi risulta possibile individuare i sintomi potenzialmente piú influenti, così come specifici legami che possono suggerire importanti target per la pratica clinica. All’interno di questa linea di ricerca, stiamo attualmente studiando sia la depressione nel ciclo di vita sia i vari meccanismi di rischio, come la disperazione, dal punto di vista dell’analisi dei network. Lo stesso approccio viene inoltre utilizzato per studiare in maniera data-driven la struttura generale di rischio, ovvero come i vari meccanismi di rischio si associano gli uni agli altri e rispetto alla depressione, per individuare i fattori che sono clinicamente piú promettenti. Recentemente, abbiamo esteso questo approccio anche ai meccanismi di rischio dell’ansia e della psicopatia. Questa specifica linea di ricerca è attualmente condotta in collaborazione con il Prof. Ernst Koster (Ghent University, Belgio), Prof. Patrick Pössel (University of Louisville, US), Prof.ssa Gioia Bottesi (Università di Padova) e il Prof. Claudio Sica (Università di Firenze). Le pubblicazioni principali della seguente linea di ricerca sono: Marchetti, 2019, Cognitive Therapy and Research; Mullarkey, Marchetti et al., 2019, Journal of Clinical Child and Adolescent Psychology; Hoorelbeke, Marchetti et al., 2016, Journal of Affective Disorders.
3) Sviluppo e validazioni di strumenti clinici di misurazione
Parallelamente alle altre due linee di ricerca, nel nostro laboratorio prestiamo molta attenzione allo sviluppo di strumenti di misura accurati e affidabili dei fenomeni clinici, quali ad esempio questionari self-report e stimoli sperimentali. In particolare, siamo interessati allo sviluppo e alla validazione in italiano di strumenti che possano essere utili sia per la clinica sia per la ricerca. Ad esempio, il Brief State Rumination Inventory (BSRI) rappresenta uno dei pochi strumenti di misura della ruminazione di stato con solide proprietà psicometriche e presente in varie lingue, quali inglese, olandese, tedesco, islandese, svedese, italiano, spagnolo, turco, giapponese e coreano. Il Questionario per la Valutazione della Psicopatologia in Adolescenza (Q-PAD) è uno strumento per l’assessment delle maggiori aree psicopatologiche negli adolescenti ed è presente sia in lingua italiana sia in lingua spagnola. Infine, svariati altri strumenti clinici internazionali sono stati validati in italiano, quali misure per la valutazione del disturbo ossessivo-compulsivo e delle strategie di regolazione emotiva. Questa linea di ricerca viene condotta in collaborazione con il Prof. Ernst Koster (Ghent University, Belgio) e il Prof. Claudio Sica (Università di Firenze). Le pubblicazioni principali della seguente linea di ricerca: Marchetti et al., 2018, Cognitive Therapy and Research; Sica et al., 2019, International Journal of Cognitive Therapy; Sica et al., 2011, Edizioni Erickson.