Gli interessi di ricerca di Lisa Di Blas e dei suoi collaboratori sono principalmente centrati sullo sviluppo della personalità e l’assessement della personalità dalle prospettive between-people e within-person.
1) Lo sviluppo della personalità in età scolare
Crescente attenzione è stata data allo sviluppo della personalità dall’infanzia alla vecchiaia. Differenti indicatori quantitativi suggeriscono che la personalità tende a rimanere relativamente stabile nel tempo, seppure è possibile il cambiamento a qualsiasi età. I disegni di ricerca longitudinali hanno anche mostrato come persona e ambiente attivamente interagiscono, determinando la stabilità oppure il cambiamento della personalità. Per quel che riguarda l’infanzia, la grande maggioranza degli studi empirici si basa sui report che i gentori forniscono circa la personalità dei loro figli, mente poco si sa circa lo sviluppo della personalità secondo la prospettiva dei bambini stessi.
La ricerca mia e dei miei collaboratori si focalizza sullo sviluppo della personalità dalla media infanzia alla preadolescenza e indaga, attraverso studi longitudinali in cui si adotta una prospettiva multi-rater, se e come le self-views dei bambini cambiano nel tempo in funzione delle percezioni che di loro hanno i pari e gli adulti significativi. In particolare, interessa osservare se le rappresentazioni altrui siano antecedenti temporali del cambiamento nelle percezioni di sé nei bambini e chi abbia un peso maggiore nel contribuire al cambiamento di tali rappresentazioni. Dai nostri studi è emerso che le valutazioni delle proprie caratteristiche comportamentali nei bambini sono relativamente stabili, fin dalla media infanzia, e che i cambiamenti co-variano nel tempo con le valutazioni sia dei pari che dei genitori, seppure in misura diversa attraverso i diversi domini della personalità. In breve, la nostra ricerca contribuisce a comprendere quali domini della personalità sono maggiormente suscettibili al cambiamento e quali possibili meccanismi interpersonali sottendono lo sviluppo delle self-views dei bambini nel tempo.
2) Lo sviluppo della personalità in adolescenza e DCA
L’adolescenza rappresenta una fase dello sviluppo in cui accadono importanti cambiamenti che portano l’adolescente verso l’età adulta. In questa fase evolutiva, la personalità è stata studiata e valutata adottando modelli sviluppati in individui adulti come il FFM. Gli studi di tipo botttom-up sulle rappresentazioni di sé in adolescenza hanno tuttavia dimostrato che specifici domini caratterizzano questa fase evolutiva, così come sono salienti per gli adolescenti peculiari compiti legati allo sviluppo, nonché l’assunzione di comportamenti a rischio.
La ricerca del mio gruppo esplora lo sviluppo della personalità in adolescenza da una prospettiva age-emic, definendo pertanto domini della personalità che sono centrali per gli adolescenti stessi. Attraverso studi psicolessicali, stiamo mappando la personalità, a livello di domini e sotto-domini, dalla loro prospettiva. I risultati del nostro lavoro osservati finora dimostrano che l’organizzazione della personalità in adolescenza iflette solo parzialmente quella dell’età adulta. In particolare, il controllo degli impulsi cognitivi e comportamentali riveste un ruolo maggiormente saliente in adolescenza, insieme all’aspetto fisico. In accordo, l’attenzione si focalizza anche sulla relazione, nel tempo, tra sviluppo della personalità e atteggiamenti e comportamenti a rischio verso il prorpio corpo e il cibo.
3) L’assessement della personalità attraverso gli approcci within-person e between-people
Negli ultimi anni, le teorie social-cognitive hanno apertamente e fortemente criticato i presupposti dell’approccio disposizionale basato sullo studi delle differenze inter-individuali (between-people), dando al contempo forte enfasi all’indagine delle strutture e dei meccanismi della personalità secondo un approccio intra-individuale (within-person). Le nostre ricerche stanno dimostrando da un lato la validità teorica ed empirica di procedure di assessment intra-individuali come il modello KAPA e in diverse sfere del sé: le strutture schematiche del sé covariano con le valutazioni contestualizzate di sé. Al contempo, tuttavia, indaghiamo sistematicamente in che modo i due approcci generali, inter-e intra-individuali, siano complementari e si integrino l’un l’altro.